venerdì 15 luglio 2016

LE CINQUE ANIME

Quando avevo quattordici anni,conobbi una ragazza
ero troppo piccolo,immaturo,non pensavo di certo alle cose serie,
è finita,quasi subito,ma la ricordo ancora,distrattamente seduta,
in uno scalino,che mi guardava giocare a calcio,gli ho dato un passaggio,
con il motorino,è stata poca la strada,come quella percorsa assieme,
a quindici,lei cristina,molto carina,non è neanche cominciata,
lei mi voleva tanto,ma io non mi sentivo all'altezza,
in realtà mi vergognavo di me stesso,a diciotto,ecco,
a diciotto ho capito come funziona l'amore,una ragazza,
carina,dal primo all'ultimo giorno ha giocato con me,
una sera d'inverno,la lascio a casa,giro con la macchina,
passa un altro e se la prende con sé,ecco,lì ho capito tutto,
lo sapevo,che mi tradiva,un giorno gli porto un regalo,
una sciarpa,per abbracciarla anche quando io non c'ero,
mi dice che è incinta,d'un altro,ho pianto,ho pianto tanto,
mi fermo per un po',non voglio saperne,arriva lei poi,
quattro anni,forse la storia più lunga,ho tanti ricordi belli,
mi voleva bene davvero con tutta se stessa,mi sono frenato non so per cosa,
forse mi amava così assai che mi pareva tutto strano,oppure soltando,
non avevo intenzioni serie io,nonostante dei momenti l'ho amata veramente,
poi boh...sai che succede...è arrivata lei,oggi il mare è con onde alte,
ecco lei così come un onda mi ha travolto,mi ricordo dieci cose di lei,
la prima la bellezza del sorriso,la seconda,il profumo,come i leoni sentono l'odore,
della carne,io sentivo lei,tra mille profumi,la terza,non la posso dire,era bella,bella,
bella,in tutte le sue forme,la quarta,si,quanto parlava,quanto ha parlato la prima sera,
che siamo usciti,parlava,parlava,che bella che era,la quinta,la tenacia e la paura,
credo che abbia sempre l'impressione lei che non stia vivendo,come vorrebbe,
non stia raggiungendo quello che vorrebbe,delusa da se stessa,io non credo,
credo abbia in mente,perfettamente tutto,solo che non sa,lei non sa,
che già è tanto,e così come è,è splendida,la sesta,gli occhi,mi ci perdevo,
credo che se mi avesse chiesto,guardandomi  e fissandomi,d'uccidere qualcuno,
lo avrei fatto,stregato proprio,la settima,la comunicazione,riusciva ad entrare,
pian piano tra la gente,così sottile che la gente si ritrovava a parlare con lei senza volerlo,
l'ottava,la sua dolcezza,vorrei pescare ancora quei bigliettini,dove con domande,
ti rispodevo,per conoscermi meglio,era dolce,la nona,la sua voce come musica,ecco ,
la nona,ancora ora la sento,ho messo le cuffie,con la tua voce,viaggiavo in luoghi lontani,
la decima,semplicemente,mi ricordo,che ti amo.

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