La notte cupa era un precipizio nella sua mente,
la città in solitudine viaggiava nella notte,
solo,come sole erano le panchine abbandonate,
il mercante di sogni,passo dopo passo avanzava,
non cambiava nulla per lui,di giorno come la notte,
invisibile come i muri delle città,
fragile come un cristallo, vendeva sogni ai passanti,
ghe ignoravano lo sguardo attento del povero illuso,
non voleva nulla solo del tempo per essere ascoltato,
in una notte gelida,la solitudine divenne morte,
portato via dal freddo della gente,
si persero nei marciapiedi i suoi sogni,
si sparsero nella città come acqua d'un fiume a mare,
i tombini delle strade profumavano di magia,
invisibile,di giorno come la notte,
rimase per la città vendendo sogni ai passanti.
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