lunedì 26 dicembre 2016

GESSIKA

É davanti a me il suo sguardo,
come una preghiera,
allora mi butto,senza un filo logico,
pazienza se mi sembra di essere nudo,
o se pare stupido,quando ero piccolo,
nascondevo sotto il letto una scatola di tesori,
dentro c'erano ricordi di ogni specie,
un giorno ho messo l'ultimo ricordo,non posso dirti quale
una cosa tristissima che segnava la fine dell'infanzia,
ho chiuso la scatola l'ho infilata sotto il letto e non l'ho più toccata,
ma di scatole come quella ne ho tante,una per ogni sogno,
i compagni di classe mi evitavano,come se avessi una malattia contagiosa
ma in fondo so che sono io che non riuscivo a parlare con loro,
questa cosa la sento pure adesso,c'è però una ragazza,ogni tanto si avvicina a me
mi sorride,bellissima e tutto quanto,ma non oso parlargli,la sera finisco in fretta le mie cose,
cerco parole per parlare con lei,cerco parole nuove,è come una vertigine,perché ce ne sono migliaia,
le ritaglio dai giornali per addomesticarle,ho anche un sacco di enciclopedie,ma ormai non le consulto più,le conosco a memoria,questa ragazza mi guarda con aria divertita,non sembra
Trovarmi strano,niente pare stupirla a lei posso dire ' e tutto quanto' senza che me lo faccia notare
perché capisce quello che vuol dire,ne sono sicuro,perché sa che sta per tutto quello che si potrebbe
aggiungere ma che si passa sotto silenzio,per pigrizia mancanza di tempo
oppure perché non si può dire

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